5° Anniversario della morte di Flavio Scutellà Lunedì 29 Ottobre 2012, in occasione del 5° anniversario della morte di Flavio Scutellà si terrà alle ore 10:00 nell'Auditorium dell'Istituto Superiore "R. Piria" in Rosarno il convegno La tragedia di Flavio Scutellà. Dopo 5 anni: cosa è cambiato nella sanità della Calabria e della Piana di Gioia Tauro? Tante luci o tante ombre? Esperienze a confronto per una sanità diversa.
Successivamente alle ore 19:00 si terrà in Reggio di Calabria davanti al Palazzo Campanella una fiaccolata in ricordo delle vittime della malasanità.
Locandina Convegno Locandina Fiaccolata

Lettera aperta della Commissione etica
A distanza di un anno e mezzo dalla creazione della Commissione etica per la costruzione dei nuovi ospedali i componenti lamentano l'immobilismo e la mancanza di informazione e consultazione per i lavori che procedono a loro insaputa.
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Dopo 15 mesi è doveroso nei confronti di tutti coloro che ci hanno sostenuto in questo doloroso calvario rendere pubbliche tutte le varie ispezioni. Da tutti questi atti è emersa la verità che nell’immediatezza è stata occultata, ed è bene fare qualche accenno in merito alle varie dichiarazioni fatte a mezzo stampa dai vari dirigenti. Da quello che era scaturito subito i primi giorni il problema era solamente dell’ambulanza, anche se il responsabile del 118 ha sempre asserito che la fase del soccorso è stata congrua anche con i tempi, ma i fatti sono nettamente diversi.

Leggo dalle varie relazioni redatte sempre da medici, sia dal Ministero della Salute, sia dall’Assessorato alla tutela della Salute della Regione Calabria, oltre alla Commissioni della Camera dei Deputati e infine della Commissione Serra-Riccio, che seppur redatti da componenti unilaterali e senza sentire in alcuni casi la parte offesa hanno evidenziato alcune manchevolezze.

Flavio cade da una giostrina alle ore 16.00 circa, viene subito soccorso dal 118 alle ore 16.05 e da Tresilico immediatamente trasferito a Polistena, arriva alle 16.55 paziente in codice rosso “dice la rel. Reg. non risulta però che sia stata presa in considerazione, da parte dell’equipe soccorritrice ovvero da parte della centrale operativa, l’opportunità di trasferire il paziente direttamente a Reggio Cal. cosa questa che alle 16,15 avrebbe consentito il trasporto con l’elisoccorso” . Alle ore 17.08 viene fatta la TAC e dal referto si evidenzia un ematoma di 8 mm., per cui necessita l’immediato trasferimento presso la Neurochirurgia, inizia la ricerca del posto c/o il suddetto reparto quindi interpellate le strutture di Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, ed infine Messina ore 18,15 che da la disponibilità e bene ribadire che non è stata rispettata la nota Regionale da parte di tutte le strutture Calabresi interpellate (nota Regionale del 8 Agosto 2005 n°16017 prime linee guida per la gestione dei casi di emergenza e per il riferimento ai D.E.A II° livello relative ai pazienti in codice rosso dice “in nessun caso potrà essere rifiutato il ricovero dovendosi privilegiare prioritariamente la tutela del paziente critico rispetto alla normale organizzazione Ospedaliera”), contestualmente veniva richiesta l’ambulanza per il trasferimento a Messina, perché nessuno aveva pensato di tenere bloccata l’ambulanza “Oxford” visto che la diagnosi era già acclarata e certa che è partita da Polistena alle ore 18.05 (appena 10 minuti prima della disponibilità del posto in neurochirurgia a Messina), altra ambulanza Tango1 contattata dalla C.O. alle ore 18.27 il Dott. Tripodi dichiara falsamente la non disponibilità adducendo di trovarsi già a Oppido Mamertina (vedi foglio di marcia, parte da Taurianova alle ore 18.20 arriva a Oppido Mamertina 18.40), altra ambulanza Golf1 contattata dalla centrale alle ore 18.34 comunica la non disponibilità, ancora impegnata (vedi foglio di marcia ferma nel piazzale dell’Ospedale di Polistena dalle ore 18.10 alle 18.45, per consulenza paziente con laringospasmo e parte vuota per Gioia Tauro), infine alle ore 18.45.25 viene richiesta ambulanza ufficialmente per Flavio “leggo che alle 18.48 viene richiesta un’ambulanza dal P.O. di Gioia Tauro per un paziente cui famigliari gridavano, per cui si da priorità per tale evento negando il trasporto a Flavio che era stato chiesto 3 minuti prima, e ricondannandolo a morte”, bisogna fare una doverosa considerazione “è falso asserire che l’ambulanza non era disponibile, perché da una lettura attenta dai fogli di marcia si evince che, potenzialmente dalle ore 18.15 ora della disponibilità del posto a Messina e le 18.45 altra richiesta di autoambulanza per Flavio vi erano ben tre ambulanze che se utilizzate razionalmente in base al codice rosso, alla patologia ed alla diagnosi già fatta avrebbero potuto trasportare Flavio, e bene ribadire che l’ambulanza deve lavorare sul territorio ed in base alle urgenze definite dal codice, percui è falso e tendenzioso quanto scritto e dichiarato alla stampa dai verici aziendali al fine di coprire le manchevolezze gestionali della C.O. del 118). E chiaro che si sono perdute tre occasioni d’oro per trasportare Flavio a Messina.. Considerato che ormai erano già le 19.00 il papà visto il peggiorare della situazione clinica (cefalea e continuo vomito a getto) e l’immobilismo che si era creato, ho chiesto l’intervento del 113, che a sua volta telefonando in Ospedale il Dott. Plateroti a suo dire ha potuto fare una forzatura con l’Ospedale di Reggio Calabria al Dott. Cipri che finalmente da la disponibilità. Quindi alle ore 19.10 circa viene sequestrata l’ambulanza Oxford che era arrivata a Polistena da poco con un altro paziente per trasportare finalmente Flavio a Reggio Cal. ma ci dicono che bisogna prepararla per un trasporto sicuro e parte da Polistena dopo le ore 20.00 (dai fogli di marcia dell’ambulanza Oxford in tutti i trasporti effettuati non è stata usato ne defibrillatore ne ossigenoterapia, cosa bisognava preparare?), alle ore 20.00 circa arrivo del rianimatore reperibile Dott. Furfaro per accompagnare Flavio a Reggio Cal., ma la via crucis non era ancora finita: l’ambulanza Oxford con a bordo il Dott. Leale ed il Dott. Furfaro in pieno codice rosso con un paziente, che alla partenza aveva perso due punti della scala di Glasgow si ferma all’uscita di Gioia Tauro davanti al centro commerciale “Annunziata” per cambio equipaggio e prosegue verso Reggio Cal. solamente con il Dott. Furfaro “rianimatore” (pensavo che questi episodi si vedessero solamente nei cartoni animati, pare che in Calabria è ininfluente detto dal Dott. Furfaro, forse se al posto di Flavio vi fosse un figlio di questi “Laureati in Medicina” né soste e né perdita di tempo a ricercare il posto e trasporto immediato con l’elisoccorso). Flavio arriva all’Ospedale “Bianchi – Melacrino – Morelli “ di Reggio Cal. alle 21.30 circa, anche lì massima organizzazione, nessuno ci aspettava, il Dott. di reparto Turiano disconosceva il caso (non erano state fatti i passaggi di consegne tra il Cipri e Turiano), che si preoccupava di farci vedere la stanzetta con Flavio in piena crisi comiziale, ed al mio ribadire che mi stava morendo il figlio mi rispondeva dicendomi che sapeva quello che faceva e che eravamo in un ambiente protetto si attivava per fare una TAC ore 21.55, il cui ematoma era di 2,5 cm. Per cui necessitava di un’immediata operazione (vedi referto). Alle 22.05 Flavio a causa della compressione dell’ematoma sul tronco cerebrale ha avuto un arresto cardiaco e viene rianimato per circa 30 minuti dalla Dott. Albanese, e successivamente gli vengono trasfuse 10 sacche di concentrato piastrinico per un totale di 100 minuti, alle 24.15 viene portato in S.O. per l’intervento che finisce alle ore 04.15 (potrebbero essere richieste eventuali verifiche probatorie in merito alla effettiva necessità clinica delle scelte professionali, sicuramente da un ponto di vista terapeutico, può essere opinabile ma da un punto di vista clinico è sicuramente censurabile) a tal proposito il CTU dice che “la somministrazione delle piastrine era risibile rispetto al possibile sanguinamento” Flavio non era scoagulato, ma assumeva l’aspirinetta che è favorente alla non aggregazione piastrinica, i valori ematici erano nella norma PLT 322.000 fino a 100.000 si opera tranquillamente, con quale ratio è stata fatta questa scelta procrastinando l’intervento? Quanto era il volume dell’ematoma alle ore 24.15? Quale è stato il beneficio terapeutico per somministrare le piastrine e perdere 100 minuti, errore senza danno poiché tale somministrazione non è che abbia aumentato il numero delle piastrine più di tanto, ma tutto il tempo perso, poiché la diagnosi è definita tempo-dipendente perché non viene rilevato?
Alfonso Scutellà

Sospesa la protesta dei genitori
REGGIO: Sospesa la protesta dei genitori del piccolo Flavio Scutellà I genitori di Flavio Scutellà, i ragazzo vittima di un caso di malasanità, hanno concluso lo sciopero della fame, dopo l’incontro avuto con il presidente della Regione, Agazio Loiero. «Il presidente Loiero ci dato ampie assicurazioni davanti al prefetto Musolino e abbiamo deciso di porre fine alla nostra protesta. Attendiamo fiduciosi i risultati. - hanno detto i coniugi Scutellà - Lunedì prossimo la giunta regionale approverà un atto di indirizzo nei confronti dei due direttori generali i quali entro dieci giorni dovranno assumere decisioni, dopo avere sentito anche noi familiari e avere acquisito nuove documentazioni. Il presidente Loiero, inoltre su nostra sollecitazione, si è impegnato a proporre l'istituzione di una commissione regionale per valutare, speriamo mai, casi di malasanità. Di tale commissione farà parte anche un rappresentante delle vittime a tutela della controparte. Abbiamo preso atto - hanno aggiunto Alfonso Scutellà e la moglie Maria Ida Tocci - di quanto Loiero ci ha detto e gli crediamo e per questo abbiamo aderito al suo invito di cessare la protesta. Ringraziamo il presidente, il prefetto Musolino, per la sua disponibilità , ringraziamo il vescovo di Reggio e tutti coloro che ci sono stati vicini. La nostra è una battaglia per avere giustizia amministrativa, per evitare che si ripetano altri casi analoghi al nostro. Vogliamo ancora una volta ribadire che non è una lotta contro i medici ma contro coloro che hanno operato male. Diamo la nostra disponibilità a collaborare con le alle istituzioni affinché la nostra vicenda possa essere da stimolo al cambiamento».
31/10/2008

La protesta dei genitori
Alfonso Scutellà e Maria Ida Tocci incatenati davanti alla Prefettura di Reggio Calabria per chiedere giustizia per Flavio
29/10/2008

Per vedere la registrazione della trasmissione-inchiesta sulla malasanità "Sabato & Domenica" andata in onda su Rai1 il 5/10/2008, seguire il link sottostante:

Intervento di Alfonso Scutellà ad un Convegno sulla Sanità, vi sono ripresi in parte gli eventi emersi sulla vera verità (anche se queste relazioni sono di parte non hanno potuto stravolgere quella che è la triste realtà).

Oltre al danno la beffa
Alfonso Scutellà in seguito della denuncia per la morte del figlio Flavio, atto più che dovuto, si ritrova iscritto nel registro degli indagati, quindi denunciato, da parte di qualche indagato. Non solo deve subire questo tragico evento, determinato, per come si evince sia dalle relazioni Ministeriali che Regionali, da chi ha operato con quella superficialità che non trova nessuna giustificazione il cui risultato è stato, senza commentare altro, la scomparsa di Flavio.
Chi ha sbagliato deve andare via, per come è stato più volte ribadito dalle istituzioni
In seguito metteremo on-line le relazioni Ministeriali e Regionali e attenderemo un vostro commento.

12/01/2008: E' da oggi attivo il forum del sito.
L'amministratore

Ringraziamo vivamente tutti coloro che ci hanno scritto per le bellissime parole e per la grande solidarietà espressa, speriamo di poterci un giorno stringere la mano e guardarci negli occhi, cercheremo di rispondere a tutti con mail personali. La nostra lotta è contro la malasanità e di sostegno per quella di eccellenza che va tutelata ed incentivata (mia moglie ne è testimone - al 7° mese di gravidanza tre arresti cardiaci ed è ancora viva).
Il contadino toglie la mela marcia dal cestino per non inquinare le altre, i dirigenti hanno il coraggio del contadino? Oppure coprono conoscendo le responsabilità con quel famoso aggettivo che purtroppo viene usato da alcuni cittadini per salvarsi la pelle "omertà", solo che in quest'ultimo caso anagrammandolo diventa "a morte", nel loro no. La nostra forza è la vostra, continuate a segnalarci altri casi ed a starci vicini ed uniti.
Appena possibile metteremo in linea le mail di cui avremo l'autorizzazione, per far conoscere a tutti la vera Italia genuina, piena di valori e piena di problemi.
Costantamente, non appena ci saranno dei risvolti o risultati ottenuti, lo comunicheremo, per il momento abbiamo ottenuto copie della relazione degli ispettori regionali, ed al vaglio dal nostro legale, poichè intendiamo metterla in linea, per sentire le vostre valutazioni e commenti.
Alfonso Scutellà

Altro caso sospetto
La sorte si accanisce contro i giovani calabresi: muore il 29 dicembre a Bologna Sofia Castagnaro, tredicenne di San Martino di Finita, entrata in coma durante un'intervento chirurgico. La accomunano a Flavio la data della morte, la residenza, l'età e la sorte avversa.

Due sospensioni per la morte di Flavio: è ancora troppo poco

E' stato cambiato il commissario dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria; auguriamo al nuovo commissario, Dott. Giustino Ranieri, un buon lavoro, al fine di prendere quei provvedimenti cautelari per la salute di tutti i cittadini e di dare giustizia a Flavio perchè nella sanità vi sono eccellenze che vanno tutelate e valorizzate per dare fiducia ai cittadini.
Si ringrazia la giunta regionale e tutto il consiglio per l'inizio dei cambiamenti nell'ambito sanitario.

Eva Ruscio
Muore a Vibo Valentia il 5 dicembre Eva Ruscio, sedicenne di Capistrano, ricoverata nei giorni scorsi nel reparto di otorinolaringolatria per prepararsi alla rimozione delle tonsille.
Le sue condizioni precipitano alle 8:30; non è stato possibile intubarla perchè nel frattempo si era formato un edema. Si è tentato con una tracheotomia, che però non è servita a nulla dato che è deceduta in quel momento.

L'interrogazione parlamentare per Flavio

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno inviato la propria testimonianza di affetto e solidarietà per questa tragedia
Questo sito è stato creato affinchè il sacrificio di Flavio non finisca nel nulla come è successo a tanti altri sfortunati come lui.
L'obiettivo principale è di unirci tutti coloro i quali hanno avuto problemi di malasanità, poichè l'unione fa la forza e solo insieme possiamo dare voce ai nostri cari che non ci sono più.
A tutti noi serve giustizia per i nostri cari poichè restando nell'anonimato ci è riconosciuto solo il diritto di morire e non quello alla vita.
Mandateci la vostra testimonianza e la vostra disponibilità a lottare per i nostri diritti.
A breve dovremmo essere operativi con la fondazione "Flavio Scutellà: un angelo per la vita"

Caduto da una giostra all'oratorio il 25 ottobre, viene portato subito all'ospedale di Polistena. E' iniziato così il dramma di Flavio, morto perché in tutta la Calabria non si è trovata una sala operatoria. Anzi, è stata trovata, ma otto ore dopo la caduta, all'una di notte: a quel punto non c'era più niente da fare. L'ematoma, molto piccolo quando è stata fatta la TAC a Polistena, era già troppo esteso, comprimendo il tronco cerebrale.
Agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria (40 minuti da Polistena) Flavio arriva dopo le 21. "Mio figlio- dice il padre- è rimasto tre ore a Polistena in attesa che arrivasse l'ambulanza per trasferirlo presso l'ospedale che si è reso disponibile (Messina). Non si trovava un mezzo per trasportare mio figlio e non si trovava un posto né a Reggio, né a Catanzaro né a Cosenza. Poi si è liberato un posto ai Riuniti di Reggio Calabria". Ma la sala operatoria non è stata disponibile prima dell'una di notte. Il cuore del ragazzo, un cuore che non funzionava perfettamente tanto da aver già bisogno di farmaci da quando aveva quindici mesi, non ha retto. Salvato al volo dai medici dopo un'arresto cardiaco, viene operato non appena si libera la sala operatoria.
Seguono quattro giorni di coma, con un'attività cerebrale che va progressivamente attenuandosi, fino a quel fatidico giorno: Flavio infatti muore lunedì 29 ottobre, in serata.
Grazie a lui, però, altra gente continuerà a vivere. Il fegato ed un rene sono stati già trapiantati a Palermo ed un altro rene a Roma. I genitori del ragazzo hanno presentato denuncia. "Vogliamo- hanno detto - che il sacrificio di nostro figlio non sia vano. Vogliamo che chi ha sbagliato paghi".
I funerali hanno avuto luogo a Santa Giorgia, frazione di Scido il 1 Novembre; la piccola chiesa non è riuscita ad accogliere tutte le persone, più di un migliaio, che sono venuti alla cerimonia.
Venerdì 9 Novembre 2007

Ultima modifica: Domenica 28 Ottobre 2012